Questa giovane band, di rock alternativo e dalla pasta sicuramente anti-convenzionale, prova a farlo con il suo ultimo lavoro, l'EP dal titolo "Martedì piove".
Energia e sonorità molto ricercate sono il letto dove si adagiano melodie che offrono testi pregni di significato. Il trasporto della voce di Dario Cruciani è supportato da ritmi intensi e chitarre molto insistenti. Il tutto è arrotondato e sistemato da tastiere e suoni sintetizzati.
Un album da ascoltare e da richiedere. (CulturaMediatica)
Si chiamano Reazione Acustica, anche se ascoltando il loro recente ep “Martedì piove“, ci si accorge che di acustico, a conti fatti, non hanno molto.
Cinque i brani contenuti: venti minuti per stare a sentire questi ragazzi, che stanno facendo un buon lavoro e vale la pena di ascoltare cosa hanno da proporre.
Tanto più che, su richiesta, vi spediscono il loro album direttamente via posta elettronica, con tanto di copertina “astronautica”.
In nome della tecnologia, della libera circolazione delle idee, della voglia di farsi ascoltare senza troppi passaggi intermedi.
“Distacco completato“: si staccano i piedi da terra e si comincia così.
Un album che riempie l’aria con un energico alternative rock: battute veloci e chitarre in primo piano, ma con il gusto per le tastiere e i sintetizzatori.
“Suggestioni catartiche”, e la prova di riuscire benissimo anche a districarsi nelle rock-ballads, come dimostrato dalla strumentale Memorie, e dalla title track, che chiude il disco.
Vola alta la voce di Dario Cruciani, anche se talvolta la complessità dei testi è penalizzata dalla densità delle parti strumentali.
Una serie di belle trovate sonore, per una band che ha diverse cose da dire. (Rockeisuoifratelli)
Marted' piove! Per fotuna. Non ci siamo bevuti il cervello, non ancora, Martedì piove… e noi siamo contenti, si perché “Martedi Piove” è l’ultimo EP dei Reazione Acustica, interessante alternative rock band della capitale, capitanati dalla voce di Dario Cruciani, offrono 5 brani di grande spessore ed intensità sonora, con una buona dose di cattiveria che non guasta mai, e quel pizzico di sound synth anni ’80 che ci piace così tanto. (RadioMacaco)
Risulta però difficile entrare subito nell’atmosfera del disco. I cambi di ritmo, nonostante dimostrino una buona vena compositiva, rischiano di destabilizzare più che avvolgere l’ascoltatore, sembrano mancare, infatti, momenti di interludio che esprimano al meglio la vena psichedelica della band romana. La voce, inoltre, sembra essere un po’ sacrificata a discapito della musica, messa in risalto da echi e suoni elettronici, che esprimono al meglio il concept del disco: malinconie e fantasmi.
Si parte subito con Il distacco, brano che alterna le chitarre al synth, che a volte esplodono insieme, c’è un classico hard rock in in L’attimo e Aria, che si alterna alle più psichedeliche Memorie (questa completamente strumentale) e la title track di stampo floydiano Martedì piove.
Terminato l’ep, insomma, resta un po’ di curiosità su come si possano comportare in un album a più lunga durata, dove troverebbero sicuramente maggior spazio cambi di ritmo e viaggi psichedelici. (LetLoveGrow)
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